Quarta edizione!

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Focus Edizione 2017

ART 6.

RITIRO PETTORALE E PACCO GARA Ogni pettorale sarà consegnato individualmente ad ogni concorrente su presentazione di:

– Copia del certificato medico

– Liberatoria firmata

– Zaino con materiale obbligatorio

Il pettorale deve essere portato sul petto o sul ventre ed essere sempre ed interamente visibile nella sua totalità durante tutta la corsa. Deve essere quindi posizionato sopra tutti gli indumenti ed in nessun caso fissato sul sacco (questo anche per facilitare i controlli sul percorso senza essere fermati). Gli sponsor non devono essere né modificati, né nascosti. Sarà possibile ritirare il pettorale ed il pacco gara presso il Palazzetto dello Sport di Manesseno:

– Sabato 14 Ottobre 2017 dalle ore 18.00 alle ore 20.00

– Domenica 15 ottobre 2017: 42 km dalle ore 06:00 fino alle ore 07:15; 25km dalle ore 06:30 fino alle ore 07:45

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ECCOCI!!

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Promemoria Sant’Olcese Trail!

Di seguito alcune importanti informazioni in vista della gara di Domenica:

ART 6.

RITIRO PETTORALE E PACCO GARA Ogni pettorale sarà consegnato individualmente ad ogni concorrente su presentazione di:

– Copia del certificato medico

– Liberatoria firmata

– Zaino con materiale obbligatorio

Il pettorale deve essere portato sul petto o sul ventre ed essere sempre ed interamente visibile nella sua totalità durante tutta la corsa. Deve essere quindi posizionato sopra tutti gli indumenti ed in nessun caso fissato sul sacco (questo anche per facilitare i controlli sul percorso senza essere fermati). Gli sponsor non devono essere né modificati, né nascosti. Sarà possibile ritirare il pettorale ed il pacco gara presso il Palazzetto dello Sport di Manesseno:

– Sabato 1 Ottobre 2016 dalle ore 18.00 alle ore 20.00

– Domenica 2 ottobre 2016: 45km dalle ore 06:00 fino alle ore 07:15; 25km dalle ore 06:30 fino alle ore 07:45

ART 7.

EQUIPAGGIAMENTO La partecipazione a queste gare prevede l’utilizzo di materiale obbligatorio che il concorrente deve avere sempre con se nel corso di tutto il percorso. Il materiale indicato rappresenta un minimo vitale che consente di affrontare la prova in sicurezza ma che deve essere integrato in funzione delle singole esigenze. Equipaggiamento Obbligatorio 45km – 25km

– Zaino

– Telefono cellulare inserire i numeri di emergenza dell’Organizzazione, tenere telefono sempre acceso, non mascherare il numero e partire con la batteria carica.

– Bicchiere personale di 15 cl minimo (borracce e camel bag esclusi)

– Borracce o Camel Bag con riserva d’acqua di almeno 1 litro

– Lampada frontale funzionante con pile di ricambio(solo per la 45 km)

– Telo termico – Fischietto – Riserva alimentare

– Giacca impermeabile con cappuccio per affrontare condizioni estreme e di freddo intenso in montagna.

– Indumenti caldi per affrontare condizioni estreme e di freddo intenso in montagna.

Equipaggiamento Consigliato 45km

– Bastoncini.

– Indumenti caldi di ricambio indispensabili in caso di brutte condizioni meteo od in caso di fermate per infortunio.

– Guanti

– Pantavento Impermeabile

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Possibilità di pernottare gratuitamente!

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Comunichiamo che è possibile prenotare le brandine per il pernottamento presso il palazzetto dello Sport di Manesseno.

Per prenotarvi scrivete a santolcesetrail@gmail.com oppure chiamate il numero 3486098787

 

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La sfida Vi aspetta!

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Gilberto ci racconta il Suo ST!

“La Vostra prima volta”

TRAIL DI SANT’OLCESE

Eccomi, eccolo il traguardo. Un ultimo sforzo sulla ghiaietta fianco alle papere nello
stagno.. Sono un cadavere verticale, morto chissà forse mille volte senza tuttavia mai
morire. Lo stato della mia putrefazione è avanzato, evidentGIBCOSTAe. Sono chilometri che sento la puzza della mia carcassa. Corro, cammino, avanzo nel mentre ha il via la
decomposizione. Una volta si sarebbe detto “U le da caccià in tu liamme”. Oggi è,
sarebbe sufficiente sentenziare “Piantala lì”. Sono esanime, distrutto. Sfinito subito dopo aver gattonato, superando quel paese di pietra abbandonato.
La vita un giorno lontano fu interrotta, sospesa nel tempo. Se ne andarono oppure lo abbandonarono. Due gesti, azioni all’apparenza simili, tuttavia molto diversi e significativi. Seicento metri di dislivello in poco meno di un chilometro tra ciuffi d’ebra, pietre smosse, rovi e sogni conati. Un risalire impossibile (per me) colmo di segnali da li a breve inconfutabili. Così, salendo la piramide bionda, una parete verticale, un muro alto, enorme; eretto dalla provvidenza chissà quando, assume le sembianze di un mostro. Un orco, diavolo tremendo.

Un ostacolo insormontabile, nemico senza pietà. Mi accascio esangue ben tre volte. Girato di schiena, vigliacco, non riesco nemmeno a guardar negli occhi il mio carnefice. Mi rialzo, guardo il cielo che mastica le nuvole, cerco qualche santo. Niente, nulla solo pensieri grigi, tentazioni e tentativi. Bestemmierei, ma no cazzo, non posso, non voglio, resisto!

Nel frattempo il vento riposa quieto sopra il mare che abbraccia e stringe forte a se
Genova. Quassù tutto è più bello, pure la città sembra in pace, lontana dai vorticosi e
frenetici ritmi assurdi della quotidianità. L’orizzonte è un dipinto velato, un ritratto
acquerello dai tratti diluiti all’aperto, intanto tenta di sfuggire all’autunno. La riviera è
appena accennata come una pennellata celeste, morbida, delicata. Sono una foglia
caduta dall’albero della vita che si scrolla di dosso: gli anni, i giorni e le ore. Una lamella accartocciata, ingiallita, colorata dal tempo; logora e in breve toccherà il suolo per sparire.

Ricado e mi rialzo, testardo “mi riprendo”. Si magari, invece mento anche ora che mescio inchiostro sul bianco. Sono confuso, pesante. Mi sento… sono grosso, ingombrante, debole e minuscolo. Ripenso, rivivo l’attesa, l’emozione dell’esordio, della prima volta. Gli attimi prima della partenza attorno con la consapevolezza che in molti mi asfalteranno.

“Mi guardo in giro e sono tutti migliori di me.” Le creuze erose dai passi della salita, dal
muschio e l’ombra del bosco prima di raggiungere il Diamante. I ricci su gli alberi gravidi di castagne “nascendo” rimbalzano al suolo tonfi sulle pietre, lucide, brillanti, scivolose come il ghiaccio sui vetri. Il primo sole sempre innamorato dell’estate ci accoglie fuori la radura. E’ amore a prima vista … si folleggia. I tornanti per salire al Forte sono storici, suggestivi, salgono e non ti uccidono, ritornano ma non ti risparmiano. Infine, improvvisamente il Gigante: la notte è ancora attaccata alle sue grevi muraglie. Trapassandolo si ha la sensazione di un trapasso storico , macchina del tempo. La discesa è verticale, fortunata ed asciutta. Un giocattolo comunque cui prestare attenzione. Adesso è sole e bel tempo, solidarietà, bella gente tinta di rosso a strisce bianche. Sentieri, ora vecchie mulattiere muretti a secco scolpiti nel tempo, smussati dall’età, segati dal clima, tanto da non risultare mai più corpi estranei nell’ambiente circostante. Bensì mariti e spose, padri e figlie. Una natura a tratti incontaminata: ruzzoli d’acqua immacolata, sponde di pietra vivida, acuminata. Contrapposti ad altri violentati dalle precipitazioni oramai divenute implacabili, bombe dalla precisione chirurgica, ove esplodendo creano voragini, frane mosse e macerie perenni. Scrivo e mi placo, scrivo e sto meglio; ho il volto segnato dallo sforzo, le vene sulla fronte gonfie e crepate. La pelle di braccia e gambe sfiorate dal sole. Dimentico altri innumerevoli semplici gesti, particolari; so già che affioreranno quando avrò messo il tappo alla penna, sarà tardi.

Comunque sarà, le emozioni vissute e condivise resteranno appese, appiccicate
all’anima, fissate negli occhi. Rivivrò per giorni tutti questi passaggi, i passi e le cadute.
La farfalla alta in cielo, troppo alta da raggiungere, impossibile seguire il suo sorriso. I
volti sconosciuti ma simili nel dolore, nello sforzo e nella fatica. Quelli noti …
Col tempo forse sarò meno severo e mi accetterò per quel che valgo. Un uomo al
vento con una valigia fatta di sogni e limiti. Barriere che via via il tempo fortifica e dilata soffocandomi in gola il respiro.

Gilberto Costa

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Strong Wild Trail Cup: ci siamo!

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Un assaggio di Sant’Olcese Trail: il video!

Non stai più nella pelle? Le tue giornate non hanno senso e vorresti fosse già l’11 Ottobre? Probabilmente no…però intanto beccati questo video!

Stay Foolish!

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Locandina Sant’Olcese Trail: prima versione!

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Ecco la prima versione della Locandina del Sant’Olcese Trail!

Oltre a tutte le associazioni che hanno già aderito, teniamo a sottolineare come il Sant’Olcese Trail sostenga l’associazione Gigi Ghirotti del prof. Henriquet.

Più avanti le modalità.

Una novità dietro l’altra.

Nei prossimi giorni importanti novità sulle iscrizioni!

Stay foolish…

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